venerdì 5 luglio 2013

La Consulta spiana la strada alla partecipazione democratica per la costituzione della città metropolitana.

La Consulta non ha abrogato solo i decreti del Governo Monti sul futuro delle Province, ma anche, espressamente, l’articolo 18 della spending review, che mirava a introdurre nel nostro ordinamento principi inediti quali il sistema dell’elezione di secondo livello per enti locali di rango costituzionale (Province e Città metropolitane) e la fine anticipata del mandato elettivo di organi in carica (Consiglio provinciale). Il percorso istitutivo per l'istituzione della Città metropolitana, prevista dalla Costituzione, può andare avanti, anche perché la Consulta, bocciando forme elettorali di secondo livello o la nomina d'ufficio del sindaco metropolitano, ha spianato la strada alla soluzione più naturale: quella basata sulla partecipazione democratica di tutti i cittadini. La Corte Costituzionale ha infatti abolito la possibilità che il primo gennaio 2014 il Sindaco del Comune Capoluogo, oppure un altro Sindaco, possa essere nominato sindaco metropolitano popolari. Domenico Pennone

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